La Pasqua ogni anno arriva a provocarci, a ribadire il suo "strano" presentimento: che la nostra vita sia coinvolta in una prodigiosa avventura di trasformazione,di trasfigurazione di resurrezione.

E ogni anno, a Pasqua, chiediamo a un artista — lui esperto dell'invisibile che occhieggia in ciò che vediamo — di aiutarci a guardare, dentro i luoghi e le persone che incontriamo ogni giorno, quel presagio nascosto.

Con l'occhio di un fotografo abbiamo così provato a guardare le vie del nostro quartiere, le nostre case, la città alta che da qui si vede, il cielo che ogni giorno passa sopra le nostre teste, la processione della piccola comunità che qui risiede.

Per dire in immagini qualcosa del nostro presentimento abbiamo chiesto aiuto all'occhio esperto di un fotografo. Silvio Gamberoni che da sempre accompagna il lavoro di "Comunità Redona" ha un occhio particolare: non si accontenta di registrare la realtà; cerca instancabilmente di vedere cosa vi si nasconde, che cosa l'uomo possa immaginare e attendere mentre guarda le cose e la vita attorno a sé.

Le sue immagini traducono una aspirazione artistica e "religiosa" spontanea. Questa sensibilità, che si era esercitata per anni nell'età della chimica e della camera oscura, ha saputo esprimersi anche nella nuova era digitale, raggiungendo risultati sorprendenti.

L'allestimento - a cura di Pietro Vanoncini - consiste nell'esposizione di una serie di fotografie a temi (le età della vita, alcuni momenti della vita di quartiere, la Pasqua dei cristiani).

L'installazione si trova nella Chiesa minore di San Lorenzo a Redona, in via Leone XIII, 20.

La presentazione e "l'evento" più significativo è per il martedì della Settimana Santa, 19 aprile 2011, alle ore 21.

Resterà visibile tutti gli altri giorni della Settimana Santa dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19... e dopo le celebrazioni liturgiche del Triduo.