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Itinerario di Avvento 2018 |
Chiamati a... |
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Avvento: tempo di sospensione, di presa di distanza dall'immediato e dalla fretta, per "respirare", per scavare più a fondo, per scrutare l'orizzonte della vita. Tempo dello sguardo attento — vigilante, dicono i testi biblici — per intuire il darsi del Vangelo, del Regno di Dio dentro il mondo, la storia, la nostra vita di ogni giorno. Tempo nel quale ci ritroviamo chiamati ad accogliere il venire di Dio, che avviene in tanti modi diversi, sempre tali da chiamarci in causa, da interpellarci., da chiederci di entrare noi pure nel suo gioco. È su questa esperienza del ritrovarci chiamati a mettere in gioco noi stessi che lavoreremo quest'anno durante l'avvento. Scoprendoci invitati ad andare oltre il rischio di ripiegarci su noi stessi per sentirci relazione aperta con gli altri, con il mondo, con Dio: progetto gettato nel mondo per aprirsi alla vita nella sua pienezza, dentro una logica di fraternità e di comunione. Ci. accompagnano i testi delle Scritture, il pane spezzato domenica per domenica, i cammini di fraternità e di comunione che cerchiamo giorno per giorno, insieme, di attuare. |
I domenica d'Avvento (2 dic)
Chiamati in causa
«Risollevatevi e levate il capo...»
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Ci si trova posti dentro un contesto complesso, drammatico talvolta. Ma, comunque, nella condizione di chi non può non prendere in mano la propria vita. Costitutivamente chiamati a decidere di sé. Uomini e donne che non possono non fare i conti con la propria umanità e con la propria libertà. |
II domenica d'Avvento (9 dic)
Chiamati da altri
La parola di Dio venne su Giovanni.
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Il nostro contesto culturale è caratterizzato dal riferimento a sé ed ai propri desideri, ai propri bisogni, ai propri progetti. Ci si fa da sé, in un atteggiamento di autoreferenzialità sempre messo in atto. Invece la vita è sempre anche chiamata. Ci sono altri che ti chiamano. Alla radice una Parola che chiama alla vita, che chiama a rispondere di sé, che chiama alla comunione ed al dono. |
III domenica d'Avvento (16 dic)
Chiamati sempre
«E noi che cosa dobbiamo fare?»
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Si è chiamati alla vita ed a rispondere sempre di sé nella propria vita: la dimensione etica attraversa il tutto della vita, sempre. L'altro diventa appello: tutte le indicazioni che Giovanni suggerisce nascono da una chiamata in causa da parte dell'altro, dalla sua presenza, dalla sua assolutezza! Nel dialogo con l'alterità di Gesù e con la sua parola, che apre al dono di sé.
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IV domenica d'Avvento (23 dic)
Insieme
«Benedetta tu fra le donne!»
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La "chiamata" è sempre anche dialogico — comunitaria. Mai che chiuda in sé! Piuttosto, essa spinge a giocarsi nella relazione, fin dall'inizio: la scoperta della chiamata personale di ciascuno domanda il confronto e magari lo scontro con l'altro; il suo costruirsi comporta sempre che essa sia giocata con gli altri. D'altra parte essa porta a partecipare alla costruzione della comunità; è a servizio di questo. |
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In alto: Giotto, L'annuncio ad Anna, affresco, Cappella degli Scrovegni (particolare) |
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