Itinerario di Avvento 2020 |
Parole per vivere oggi |
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È un periodo ancora faticoso, quello che stiamo vivendo, segnato da timori ed inquietudini; chiamato a fare i conti con le paure per la salute e con le preoccupazioni per il lavoro e per l’economia; attraversato dalle fatiche per la gestione dei legami familiari e degli spazi ristretti di vita; incapace di sostenere i percorsi normali dell’esistenza per i ragazzi e gli anziani; senza orizzonti chiari di tranquillità e di speranza.
È questo, comunque, il tempo nel quale viviamo; è questo lo spazio nel quale ci troviamo. Ed è già qualcosa di estremamente importante. Perché è il tempo “nostro”, lo spazio nel quale ci capita di trovarci.
Vorremmo abitarlo, così come è. E vorremmo cercare in esso parole che ci permettano di vivere umanamente, con fiducia.
L’Avvento, così radicato nel tempo e nell’esistenza e così aperto alla speranza crediamo ci possa prendere per mano seriamente e ci possa accompagnare in questo cammino!
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I domenica d'Avvento (29 nov)
Fragilità come attesa
«Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani»
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(dal libro del profeta Isaia). |
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Partiamo proprio dalla situazione di fragilità che viviamo come esperienza di vita e che diventa il modo con il quale stiamo leggendo la nostra esistenza: ci consegna la consapevolezza di essere “finiti”, di non essere il centro del mondo, di non avere in mano il segreto della vita.
Questo, però, non chiude sulla precarietà. Può diventare apertura, può diventare attesa! |
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II domenica d'Avvento (6 dic)
Consolazione come forza
«Consolate,
consolate il mio popolo
- dice il vostro Dio»
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(dal libro del profeta Isaia). |
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Viviamo un tempo nel quale siamo preoccupati ed abbiamo paura. L’altro stesso è visto facilmente come colui che può minacciarci. Ci sono stati e ci sono, però, gesti e parole di consolazione che hanno attraversato questi tempi e che ci hanno toccato e ci toccano. Riuscire a sentire che c’è qualcuno che ha consolato e che consola. Che Dio consola il suo popolo, e che noi stessi siamo chiamati a consolare, fa bene! Consegna strade di vita. |
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III domenica d'Avvento (13 dic)
Curarsi dell’altro come fraternità
«Il Signore mi ha mandato
a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi»
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(dal libro del profeta Isaia). |
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Qualcuno sostiene che si può trovare un fondamento di comunità proprio a partire dalla condizione di vulnerabilità! Il prendersi cura dell’altro può essere strada che permette effettivamente di costruire fraternità. Provare per credere! |
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IV domenica d'Avvento (20 dic)
Sorpresa come possibilità
«Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole Maria fu molto turbata
e si domandava il senso di un saluto come questo
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(dal vangelo secondo Luca). |
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La vita, anche nei momenti più drammatici può riservare sorprese che rompono il susseguirsi dell’esistenza e dei giorni. La sorpresa è, per sé, inaspettata. Giunge perché giunge. Eppure ha bisogno essa stessa di essere in qualche modo attesa - bisogna che ad essa si sia preparati, predisposti - perché possa essere accolta effettivamente. Altrimenti ci si potrebbe non accorgere di essa. |
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In alto: illustrazione di Kees De Kort |