Carissimi...
trovare il giusto equilibrio nella predicazione dell’itinerario non è facile. Ci siamo accorti, una volta di più, di quanto fossero preziosi lo studio e l’umanità di chi ci ha guidati per così tanti anni e ha saputo accoglierci e nutrirci nello spazio della liturgia. Però è anche bello avere per riferimento un simile esempio e custodirne la memoria: ci fa provare la voglia di esercitarci per diventare più bravi, di dedicarci con il cuore e con le energie di cui disponiamo all’opera pastorale della comunità.
Questa domenica la Chiesa Diocesana ci propone di celebrare la liturgia dell’Immacolata Concezione: abbiamo trovato nelle letture di questa liturgia un percorso stupendo che ci conduce dentro il mistero della nostra umanità e del nostro rapporto con Dio. Quanto la presenza della Scrittura sia vitale per la liturgia e la celebrazione dei sacramenti è quello che, ancora una volta, vorremmo celebrare insieme. Dopotutto il percorso dell’Incarnazione divina include anche il passaggio della scrittura di un testo, che è in realtà un intreccio dei molti testi che lo Spirito ha fatto fiorire nel contesto variegato delle prime comunità cristiane e lasciato in eredità ai lettori e ai fedeli di ogni altro tempo. Questa presenza della bibbia e la sua lettura nella liturgia comunitaria che, nell’arco di tanti secoli, ha instancabilmente dato forma a una ‘maniera umana’ di celebrare che è ospitale e generatrice di una maniera umana di vivere.
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Bibbia
Entrando in Chiesa ci accoglie uno spazio: di esso fanno parte le cose che vediamo, le persone che incontriamo e con cui celebriamo i sacramenti, e soprattutto le parole e La Parola, che ci lega e ci fa essere comunità. Sentiamo che questo luogo è reso, dalla Parola che ospita, accogliente delle nostre esistenze. La liturgia ci chiede di aprire le mani e il cuore e di non avere paura o vergogna di portare quello che siamo e abbiamo vissuto in offerta... proprio come Dio che cerca Adamo, l'amato, nel giardino di Eden: "Adamo, dove sei?".
La Scrittura è uno scrigno di storie, o una foresta che desidera divenirci famigliare: non è luogo dove perdersi; al contrario serve per ritrovarsi. La Scrittura diventa racconto che ospita e dialoga con ogni uomo vivente e lo riconduce alla sua relazione di fede con i fratelli e con Dio. Questo compito così importante è possibile anche perché la Scrittura viene celebrata, proclamata, attualizzata nella liturgia. La liturgia è il luogo più completo per accostare la Scrittura e nello stesso tempo riceve da essa la sua forma: la Bibbia è la norma della liturgia.
Il sacramento diventa così il momento in cui la Scrittura "accade" nella vita dei fedeli. Accade perché ci converte, ci mette in cammino, ci interroga, ci illumina, ci ospita. Nello spazio della liturgia siamo tutti resi testimoni di questo evento, e il Signore prende dimora tra d; noi nello spazio di questo accadere. Proprio come per Maria, che molti pittori hanno ritratto nel momento dell'Annunciazione prediligendo una scelta di luce e una bibbia aperta alla figura angelica: "Ed ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio" — Is 7,14. |