Abituati a secoli di cristianità non abbiamo mai messo in discussione la nostra idea di Dio. La secolarizzazione e l'affermarsi tra noi di una cultura per molti versi post-cristiana e comunque caratterizzata da un pluralismo culturale e religioso, ci obbligano a riscoprire l'originalità della figura singolare del nostro Dio cristiano, e a rimettere in gioco il ruolo che ha avuto e può ancora avere nella storia dell'occidente il Dio della Bibbia, il Dio della religione giudaica e cristiana. Con questo percorso vorremmo ritrovare anzitutto le primizie dell'avventura monoteista; e poi il momento in cui le Scritture hanno preso forma e consistenza; infine il momento in cui sono divenute "il" libro; la Bibbia per dei lettori giudaici e cristiani.
Proveremo, in un primo momento, a risalire alla scintilla iniziale; alla rivelazione di Mosè, circa 3300 anni fa, per ritrovare le fonti storiche, geografiche, linguistiche e culturali della "nascita" di Dio. Cosa sappiamo sull'apparizione del monoteismo?
Si conoscono le tappe di questa "invenzione"? Chi erano i "Semiti" beneficiari di questa avventura? Come e quando la Bibbia è stata messa per scritto? Qual è l'originalità del Dio della Bibbia rispetto ad altri dei?
In un secondo momento tenteremo un primo accostamento alla lettura giudaica della Bibbia. Come legge la Bibbia il lettore giudeo credente? Chi è per lui il Dio unico che si rivela nella Torah? Che cosa è il Talmud?...
In un terzo momento ci interesseremo del Secondo Testamento che è uscito dal Primo e che dai cristiani viene chiamato il "Nuovo". Esso contiene la storia e la rivelazione di Gesù, l'uomo nel quale i cristiani riconoscono il "Figlio di Dio"... Cosa vogliono dire i cristiani quando affermano che Gesù è il Figlio di Dio e che egli è vero uomo e vero Dio?