Una delle esperienze che attraversano la vita dell'uomo in maniera profonda è quella dell'educare. Tutti ne facciamo e ne abbiamo fatto esperienza. Perché siamo stati educati e, lo speriamo, ci lasciamo ancora educare. Perché prendiamo per mano i nostri figli ed i nostri fratelli per compiere con essi un cammino di educazione. Perché i cammini che viviamo in comunità vorrebbero avere una valenza educativa.
Per questo ci sembra interessante provare, come comunità cristiana, a riflettere sull'educare proprio a partire dalla nostra esperienza e dal nostro tentativo di vivere la nostra umanità ed il nostro cammino di maturità nel solco del Vangelo.
Lo facciamo riprendendo i fili tessuti durante l'assemblea di settembre. Da allora vari percorsi stanno prendendo piede (gli itinerari di Avvento e Quaresima, il cammino di riflessione sul progetto educativo dell'Oratorio, gli incontri con i genitori dei ragazzi di catechesi...): questo si caratterizza dimensioni fondamentali dell'educare, dentro l'orizzonte di una comunità che cerca di leggere la propria umanità seguendo Gesù. Anche la modalità con la quale sono pensati gli incontri riprende lo stile dell'assemblea. In maniera più varia, però. Se il punto di partenza rimane l'esperienza dell'educare, su di essa si lavorerà con strumenti diversi: dalla condivisione del vissuto, fino alla riflessione ed alla sistematizzazione di esso, facendo riferimento ai saperi che si occupano di questa esperienza umana. Durante la Quaresima, poi, nelle meditazioni del giovedì sera, per continuare il cammino ci lasceremo prendere per mano da alcuni testimoni educatori.
Sarebbe bello che riuscissero a partecipare al percorso anche le persone che sono più direttamente impegnate in un cammino educativo a livello familiare o nei vari contesti comunitari: questo arricchirebbe il cammino di tutti e consentirebbe di scavare in maniera più ampia dentro l'esperienza educativa stessa.