Carissimi,
il ministero ordinato è sempre stato nella storia della Chiesa un servizio capace di rinnovarsi nelle modalità di esercizio e nei linguaggi nel segno di una cura per l'annuncio del Vangelo dentro il Popolo di Dio. Anche la teologia del ministero ordinato è un terreno di continuo approfondimento e di ricerca. Anche in questo nostro tempo siamo di fronte alla necessità di nuovi ripensamenti, dovuti all'evoluzione dei cambiamenti della società in cui la Chiesa è impegnata ad annunciare il Vangelo. Noi stessi siamo stati i testimoni, attraverso le figure di prete che abbiamo potuto conoscere e incontrare in una piccola comunità e in una chiesa locale come quella di Bergamo di alcuni di questi pensieri e forme. Molte delle domande che ci sentiremmo di porre sono domande di sempre, altre invece indicano il bisogno di aprire discussioni che condurrebbero molto lontano e che ci fanno pensare, da un lato, come i tempi non siano forse maturi, dall'altro al fatto che forse si stanno dedicando poche energie e poco impegno per maturarne i presupposti. Altre volte ci pare che ci sia molta confusione sui termini delle questioni e si ha l'impressione di essere stati abbandonati a al "fai da te". |
Alcune domande per riflettere
Perché la Chiesa non è democratica e continua a darsi una struttura gerarchica?
Perché nella Chiesa l'accesso al ministero presbiterale non è universale ma possibile solo ai maschi?
In questa nostra società il prete ha smesso di essere un riferimento vitale per la maggior parte delle persone: la Chiesa non dovrebbe aggiornarsi un po'?
Non è ipocrita la Chiesa quando predica il Vangelo a Parole ma poi gestisce il potere e amministra ricchezze sfruttando i propri "quadri" dirigenziali?
Il Celibato può ancora essere una scelta di vita idonea per l'esercizio del ministero ordinato, soprattutto quando il suo esercizio avviene tra gente di oggi?
Come orientarsi come fedeli quando i
preti manifestano sensibilità anche diametralmente opposte nell'interpre-tazione della tradizione e della modernità?
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