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Parrocchia di San Lorenzo Martire - via Leone XIII, 15 - quartiere di Redona (Bergamo)
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ANNO DELLA FEDE
Indice
23/12/12
IV di AVVENTO

OMELIA

Itinerario di Avvento 2012

4

La fede nella Trinità

Introduzione alla Fede (4)

Carissimi,
il nostro percorso sulla fede è partito da quella fiducia e da quel coraggio che grazie all'incontro di tante persone buone ci sostengono anche nei momenti difficili. Alla radice di questa parola buona, che è rivolta a ciascuno di noi e a tutti gli uomini, c'è una promessa che supera le nostre possibilità. Noi crediamo di aver trovato in Gesù colui che rende credibile con la sua maniera di accogliere tutti e di suscitare in loro la fede nella loro avventura umana questo "vangelo di Dio". Gesù comunica questa buona notizia con l'autorità che gli dà la sua familiarità con il "Padre", della cui santità, della cui forza ("Spirito") vuole renderci partecipi. Il segreto di Gesù e del suo straordinario comportamento verso di noi è dunque il mistero del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Per questo il gesto elementare della nostra fede cristiana è il segno di croce: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". E' il segno e il nome nel quale veniamo battezzati e nel quale professiamo, nel Credo, la nostra fede. Come mai, allora, la Trinità, il fatto che siano Tre, per noi significa poco e non cambia niente nella nostra vita? Non è che la nostra fede deve fare qualche passo per non lasciare la Trinità — l'intimità di Dio che è il segreto di Gesù — tra le cose lontane e mitiche, ma per coglierla come il mistero della nostra vita e della nostra storia? E' proprio l'intimità di Dio, la sua santità, che Gesù ci vuol far conoscere: perché anche noi viviamo da "santi", da portatori di un'umanità di cui ci si può fidare. E', come vedete, un discorso non facile. Ma noi ci proviamo.

La fede nella Trinità

Il vangelo dell'affidabilità della vita Gesù lo attinge alla sua familiarità con il Padre, familiarità in cui egli vuole introdurci grazie al dono dello "Spirito". La nostra fede in Gesù è perciò "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".

Come mai allora il fatto che in Dio siano Tre è abbastanza irrilevanti nella nostra vita: è una sorta di mito, di realtà sacrale lontana da noi?

Nei nostri tempi post-religiosi la possibilità di nominare Dio, di interessarci all'intimità del suo mistero, è legata a una partecipazione autentica al mistero della storia e dei nostri legami.

Di Dio oggi ci possono parlare soprattutto dei santi: degli uomini autentici che, nel mistero di Dio e nei dolori di un parto del mondo, sono portatori di un'umanità capace di affrontare l'unicità della propria esistenza a favore di altri. È una "dismisura" di umanità che oggi può parlare della dismisura di Dio affidata alla misura umana.