La fede ai nostri giorni (4)
Carissimi
la crisi della nostra fede e della nostra Chiesa ci appare come un declino, una scristianizzazione provocata da un mondo ostile e comunque diventato sordo alla proposta cristiana. La tentazione è quella di non capirci niente, di non cercare neanche di capire; di condannare questo mondo e di ritirarci in una nostra religione difensiva e polemica. Ma il vangelo non ci lascia quieti: al vangelo sta a cuore la salvezza di tutti gli uomini, anche degli uomini di questo nostro tempo. Certo, ci chiede di non stare attaccati ai modelli del passato, quando la nostra religione era al centro di tutto. Se incominciamo a guardare questo nostro mondo con amicizia, con gli occhi del vangelo; forse, non ci appare così brutto; forse, ci accorgiamo che alcuni suoi valori non sono così lontani dalla nostra sensibilità cristiana. Forse, proprio questo mondo che contesta la nostra religione, ci spinge a scoprire aspetti del vangelo che la nostra religione di una volta non ci aiutava a vedere. Coraggio: proviamo a diventare missionari di questo mondo. |
Annunciare la fede oggi
Qual è la priorità per la nostra Chiesa oggi? Non è quella di chiudersi e di difendere se stessa da questo mondo ostile, ma di annunciare il vangelo.
Quale vangelo? Un messaggio di gioia e di speranza; un nuovo ordine di cose, un regno di giustizia, di pace, di fraternità reso possibile dall'amore fraterno.
Come testimoniarlo? In atti di riconciliazione, di umanizzazione, di rigenerazione di questo mondo.
Agli uomini di questo tempo. Che tempo è quello che stiamo vivendo? Un tempo di ritiro dalla religione, il tempo di un mondo secolarizzato. A questo mondo va annunciato il vangelo.
Quali comunità? Comunità missionarie fondate sulla lettura del vangelo e sul discernimento dei "segni dei tempi". Comunità in cui si formano cristiani laici capaci di cogliere l'opera del vangelo in questo mondo. |